Massimo Faccini
Massimo Faccini è pittore, chirurgo e scrittore. Nato a Milano e cresciuto in una famiglia immersa nell’arte — figlio di un mercante e collezionista — ha sviluppato fin da giovane una sensibilità visiva acuta, nutrita dal contatto diretto con le prime avanguardie del Novecento e con artisti e intellettuali che gravitavano attorno alla sua casa.
Il suo lavoro pittorico nasce da una necessità istintiva, ma si manifesta come un esercizio rigoroso, strutturato su griglie compositive invisibili. La sua è una pittura del gesto e del colore, in cui il segno è allo stesso tempo anatomia visiva e sonda emozionale. Ogni pennellata è un atto conoscitivo: denso, diretto, apparentemente impulsivo ma in realtà calibrato. Faccini lavora su tela di iuta o lino con olio denso, dando vita a superfici in cui figurazione e astrazione si compenetrano come muscoli e nervi di un unico organismo.
Elementi ricorrenti – come il tasso, il cavallo, o figure mitologiche – affiorano come archetipi emotivi, aprendo narrazioni intime e simboliche. Le sue opere recenti, esposte in gallerie di ricerca come Amy-d Arte Spazio, mostrano una pittura che non racconta, ma interroga: sonda il confine tra immagine e assenza, tra luce e materia.
Per Massimo Faccini, dipingere è un atto totale, in cui pensiero e gesto coincidono. La sua pratica è quasi medica: una diagnosi emozionale della forma, un’indagine sulle relazioni tra pigmento, struttura e percezione. Pittura come corpo vivo, in cui il colore è sangue e il gesto è impulso, espressione e conoscenza insieme.
Serena Viola / Massimo Faccini
Prima Traccia, 2025
200 cm x 180 cm